Terapia breve centrata sulla soluzione

Principi di Base
della Terapia Breve Centrata sulla Soluzione

Focalizzazione sulle soluzioni: anziché concentrarsi sui problemi e sulle cause del disagio, ci si concentra invece sulle risorse e sulle capacità delle persone per trovare soluzioni efficaci.

Costruzione collaborativa di obiettivi: l’operatore e la persona collaborano insieme per identificare gli obiettivi da raggiungere e di conseguenza i passi concreti da compiere per raggiungerli.

Focus sul futuro: l’attenzione è rivolta al futuro desiderato, piuttosto che al passato problematico. Così incentiva le persone a immaginare e costruire un futuro migliore.

Le Tecniche
della Terapia Breve Centrata sulla Soluzione

La “domanda del miracolo” è una tecnica chiave nella terapia breve centrata sulla soluzione. Questa tecnica mira a stimolare una riflessione proattiva nel paziente, aiutandolo a immaginare un futuro in cui i problemi attuali sono risolti. Così, i pazienti sono invitati a identificare opportunità di cambiamento concrete, visualizzando il loro obiettivo raggiunto. In pratica, funziona come un catalizzatore per il pensiero creativo, aiutando l’individuo a individuare piccoli, ma significativi, passi verso una realtà migliore.

La tecnica delle scale nella terapia breve centrata sulla soluzione supporta terapeuta e cliente nel focalizzarsi sui cambiamenti positivi e nel tracciare il percorso verso il raggiungimento degli obiettivi. Inoltre aiuta il cliente a contestualizzare sensazioni astratte o vaghe.

La ricerca delle eccezioni è un’altro elemento importante nella pratica centrata sulla soluzione. Le “eccezioni” sono i momenti in cui il problema è assente oppure si presenta di meno o meno intenso. Esplorare questi momenti con il paziente per capire cosa fa funzionare meglio la situazione e come si possono replicare quelle condizioni.

Le domande per la definizione dell’obbiettivo sono il primo tassello all’inizio del percorso. Il terapeuta aiuta il cliente a definire chiaramente cosa vuole raggiungere. Gli obiettivi sono più utili se realistici, specifici e formulati in termini positivi.

Infine ma non ultime le domande circolari per far spostare il cliente dalla propria posizione e farlo riflettere su come gli altri lo percepiscono e si rapportano ai suoi cambiamenti. Mentre le domande orientate al futuro invitano il cliente a visualizzare il futuro e a definire la strada per raggiungerlo.

I Docenti

I docenti hanno una notevole esperienza sia nell’utilizzo della terapia breve centrata sulla soluzione nel loro lavoro di psicoterapeuti che nell’insegnamento. Hanno formato psicologi, counselor, coach e professionisti della relazione d’aiuto in contesti pubblici e privati, in Italia e anche in diverse altre nazioni.

Docenti di PNL Meta

Gianni Fortunato ha appreso la tecnica direttamente dall’ideatore, Steve de Shazer, e la utilizza da molti anni, integrandola ad altre che ha sviluppato nel corso del tempo. Con il suo stile eclettico che spazia dall’ipnosi di Milton Erikson all’uso di compiti metaforici alla Jodorowsky da quindi la possibilità ai partecipanti di apprendere sia il modello originale di de Shazer sia integrazioni con altri modelli.

Ilario De Gaetanis utilizza la terapia centrata sulla soluzione nella sua attività di psicoterapeuta e la insegna nei corsi per counselor, psicologi e coach. Arricchisce il modello de Shazer e dei suoi collaboratori anche con gli sviluppi che ha avuto negli ultimi vent’anni all’interno del paradigma Solution Focused.

Claudia Iormetti esperta in terapia interazionista da conto delle diverse ramificazioni in cui si sono sviluppate le terapie brevi a partire da una comune epistemologia, come la “mappa non è il territorio”.

Docenti esterni ed internazionali

Docenti esterni ed internazionali arricchiscono il corso con il loro punto di vista e ancora di più con la loro modalità di utlizzare la terapia centrata sulla soluzione.

Marga Herrero de Vega approfondisce l’utilizzo dei compiti nella terapia, tema che ha sviluppato anche nel libro “200 tareas in terapia breve”.

Riitta Malkamäki presenta la sua modalità di utilizzare il modello solution focused, soprattutto facendone fare esperienza diretta ai partecipanti.

Jody Vagnoni approfondisce infine il modello della terapia a seduta singola.