La relazione col cliente è un elemento fondamentale nel determinare la riuscita di una terapia. Molti studi dimostrano che la “compliance” (ossia la partecipazione attiva del cliente al processo terapeutico) aumenta in modo significativo quando il terapeuta collabora attivamente con il cliente, aiutandolo a stabilire i propri obiettivi e a lavorare verso il loro raggiungimento. La qualità della relazione risiede principalmente nella capacità del terapeuta di personalizzare il trattamento in base alle caratteristiche individuali del cliente. Tale approccio consente di sviluppare interventi su misura e aderenti alle specifiche dinamiche della relazione.

I tipi di cliente nella pratica centrata sulla soluzione

La terapia breve centrata sulla soluzione identifica tre principali tipi di relazione tra cliente e counsellor: acquirente, lamentela e visitatore. Queste categorie hanno lo scopo di aiutare il terapeuta a comprendere e definire la natura dell’interazione tra le parti, e a scegliere, di conseguenza, l’approccio più efficace.

È importante notare che il tipo di relazione non è statico: può infatti evolvere nel tempo e con il progredire del percorso terapeutico. Per questo motivo, è utile considerare la valutazione del tipo di relazione come un processo dinamico.

La relazione col Cliente tipo “Acquirente”

Nella relazione di tipo “acquirente“, cliente e terapeuta identificano congiuntamente sia il problema che l’obiettivo del trattamento. Il cliente riconosce la propria responsabilità nel processo di cambiamento e desidera agire per migliorare la propria situazione. Il terapeuta, da parte sua, si sente competente nel guidare il cliente verso l’individuazione di soluzioni efficaci. In questo tipo di relazione, i clienti sono solitamente molto motivati e ricettivi alla terapia, rendendo il lavoro collaborativo e orientato al raggiungimento dei risultati.

La relazione col Cliente tipo “Lamentela”

Nella relazione di tipo “lamentela“, cliente e terapeuta riescono a identificare un problema o un obiettivo, ma il cliente non è ancora disposto a vedersi come parte attiva della soluzione. Questi clienti tendono a descrivere dettagliatamente il problema, spesso attribuendo la necessità di cambiamento a fattori esterni o ad altre persone. Il terapeuta, in questo caso, lavora per aiutare il cliente a riconoscere la propria capacità di intervenire attivamente.

La relazione col Cliente tipo “Visitatore”

Infine, nella relazione di tipo “visitatore“, né il terapeuta né il cliente riescono a identificare un problema o un obiettivo chiaro su cui lavorare. Il cliente potrebbe sostenere di non avere alcun problema o che il problema riguardi esclusivamente qualcun altro. In questi casi, il cliente appare generalmente poco motivato al cambiamento e non vede alcuna ragione per intraprendere un percorso terapeutico. Il terapeuta, tuttavia, rimane disponibile a supportare il cliente nell’esplorare eventuali aree della vita che potrebbero beneficiare di un cambiamento, pur accettando la possibilità che non vi sia una problematica urgente da trattare.

Conclusione

Comprendere il tipo di relazione tra terapeuta e cliente è un elemento cruciale per un intervento terapeutico efficace e su misura. Adattando l’approccio al tipo di relazione, il terapeuta può costruire un percorso di supporto più vicino alle esigenze del cliente, favorendo un clima di fiducia e collaborazione che massimizza i risultati del trattamento.