Cos’è la terapia breve centrata sulla soluzione:
una pratica focalizzata sulle risorse e sul futuro
Cos’è la terapia breve centrata sulla soluzione? Intanto è l’approccio più usato al mondo tra le terapie brevi, per la sua efficacia nel promuovere il cambiamento e il benessere. L’efficacia è dimostrata da centinaia di studi relativi alla psicoterapia, al counseling, al coaching e a molti altri contesti.
Un altro aspetto che ha contribuito alla sua diffusione è la sua efficienza: i percorsi durano in media meno di dieci sedute.
Invece di esplorare a fondo i problemi o le loro cause, l’attenzione si rivolge a ciò che funziona e a come migliorare la situazione nel futuro, seguendo il principio del:”Se una cosa funziona, falla di più”.
Viene quindi enfatizzato che non ci debba essere un rapporto diretto tra un problema e la sua soluzione.
Un’altra l’idea centrale è che le persone sono le maggiori esperte della propria vita e che abbiano quindi dentro di sé sia le risorse necessarie per risolvere i propri problemi sia le competenze per mettere a punto le soluzioni migliori.
Il terapeuta quindi incoraggia i clienti a riconoscerle e utilizzarle facenndolo focalizzare sulle soluzioni e sul futuro piuttosto che sui problemi passati.
Principi chiave della terapia breve centrata sulla soluzione
- Focalizzazione sulle soluzioni: Invece di soffermarsi sui problemi e sulle cause del disagio, l’attenzione è diretta sulle risorse interne del cliente e sulle sue capacità per trovare soluzioni efficaci. La terapia centrata sulla soluzione mira a scoprire ciò che sta già funzionando e come si può ampliare questo successo.
- Costruzione collaborativa degli obiettivi: si lavora insieme al cliente per identificare obiettivi chiari e concreti. Questa collaborazione permette di definire i passi necessari per raggiungere tali obiettivi, promuovendo una partecipazione attiva del cliente nel processo terapeutico.
- Focus sul futuro: La terapia breve centrata sulla soluzione sposta l’attenzione dal passato problematico al futuro desiderato. Il cliente viene invitato a immaginare un futuro migliore e a costruire una visione positiva di ciò che vorrebbe raggiungere.
Strumenti utilizzati nella terapia breve centrata sulla soluzione
Uno degli strumenti principali della terapia breve centrata sulla soluzione è l’uso di domande mirate, progettate per stimolare la riflessione e la creatività del cliente. Queste domande aiutano le persone a esplorare le loro risorse, a chiarire i loro obiettivi e a identificare le azioni concrete da intraprendere. Ad esempio, le domande su cosa sarebbe diverso se il problema fosse già risolto aiutano il cliente a focalizzarsi su soluzioni praticabili e a costruire autonomia ed empowerment.
Le domande utilizzate in questo approccio mirano a:
- Incoraggiare il cliente a riflettere sulle sue capacità e risorse già esistenti.
- Aiutare il cliente a individuare piccoli cambiamenti positivi che possono portare a grandi progressi.
- Promuovere la consapevolezza di come, anche in piccole dosi, i successi già ottenuti possono essere potenziati.
L’importanza di “guidare da un passo indietro”
Nella terapia breve centrata sulla soluzione, si adotta un ruolo di guida, ma “da un passo indietro”. Questo significa che il cliente è al centro del processo di cambiamento e il terapeuta fornisce supporto senza imporre soluzioni. “Se non è rotto non aggiustarlo”, diceva de Shazer: è il cliente a indicare quali aspetti della sua vita non vuole cambiare.. Questo approccio rinforza l’autonomia del cliente e la sua capacità di prendere decisioni che migliorano la sua vita.
La terapia breve centrata sulla soluzione si è dimostrata particolarmente utile in una vasta gamma di contesti, dalla psicoterapia individuale, al counseling, al coaching grazie alla sua natura flessibile e orientata ai risultati.